mercoledì 6 agosto 2008

Libro del profeta Amos

Capitolo 1
1 Parole di Amos, che era allevatore di pecore, di Tekòa, il quale ebbe
visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia, re di Giuda, e al tempo di
Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele, due anni prima del terremoto.
2 Egli disse:
«Il Signore ruggirà da Sion
e da Gerusalemme farà udire la sua voce;
saranno avvizziti i pascoli dei pastori,
sarà inaridita la cima del Carmelo».
3 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno trebbiato Gàlaad
con trebbie ferrate.
4 Alla casa di Cazaèl manderò il fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Adàd;
5 spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò chi siede sul trono di Bikat-Aven
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden,
e il popolo di Aram sarà deportato in esilio a Kir»,
dice il Signore.
6 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom.
7 Manderò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8 sterminerò chi siede sul trono di Asdod
e chi detiene lo scettro di Àscalon;
rivolgerò la mia mano contro Ekron
e così perirà il resto dei Filistei»,
dice il Signore.
9 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l’alleanza fraterna.
10 Manderò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi».
11 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Edom
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perché la sua ira ha sbranato senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre.
12 Manderò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bosra».
13 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine.
14 Darò fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi,
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta.
15 Il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi comandanti»,
dice il Signore.
Capitolo 2
1 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Moab
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché ha bruciato le ossa del re di Edom
per ridurle in calce.
2 Manderò il fuoco a Moab
e divorerà i palazzi di Keriòt
e Moab morirà nel tumulto,
al grido di guerra, al suono del corno.
3 Eliminerò dal suo seno chi governa,
ucciderò, insieme con lui, tutti i suoi prìncipi»,
dice il Signore.
4 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Giuda
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno rifiutato la legge del Signore
e non ne hanno osservato i precetti,
si sono lasciati traviare dagli idoli
che i loro padri avevano seguito.
5 Manderò il fuoco a Giuda
e divorerà i palazzi di Gerusalemme».
6 Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d’Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali,
7 essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri,
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
8 Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
9 Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
10 Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto
e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,
per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.
11 Ho fatto sorgere profeti fra i vostri figli
e nazirei fra i vostri giovani.
Non è forse così, o figli d’Israele?
Oracolo del Signore.
12 Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei
e ai profeti avete ordinato: “Non profetate!”.
13 Ecco, vi farò affondare nella terra,
come affonda un carro
quando è tutto carico di covoni.
14 Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire
né l’uomo forte usare la sua forza,
il prode non salverà la sua vita
15 né l’arciere resisterà,
non si salverà il corridore
né il cavaliere salverà la sua vita.
16 Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.
Capitolo 3
1 Ascoltate questa parola,
che il Signore ha detto riguardo a voi,
figli d’Israele,
e riguardo a tutta la stirpe
che ho fatto salire dall’Egitto:
2 «Soltanto voi ho conosciuto
tra tutte le stirpi della terra;
perciò io vi farò scontare
tutte le vostre colpe.
3 Camminano forse due uomini insieme,
senza essersi messi d’accordo?
4 Ruggisce forse il leone nella foresta,
se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana,
se non ha preso nulla?
5 Si precipita forse un uccello a terra in una trappola,
senza che vi sia un’esca?
Scatta forse la trappola dal suolo,
se non ha preso qualche cosa?
6 Risuona forse il corno nella città,
senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura,
che non sia causata dal Signore?
7 In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo piano
ai suoi servitori, i profeti.
8 Ruggisce il leone:
chi non tremerà?
Il Signore Dio ha parlato:
chi non profeterà?
9 Fatelo udire nei palazzi di Asdod
e nei palazzi della terra d’Egitto e dite:
“Adunatevi sui monti di Samaria
e osservate quanti disordini sono in essa
e quali violenze sono nel suo seno”.
10 Non sanno agire con rettitudine
– oracolo del Signore –;
violenza e rapina accumulano nei loro palazzi».
11 Perciò così dice il Signore Dio:
«Il nemico circonderà il paese,
sarà abbattuta la tua potenza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati».
12 Così dice il Signore:
«Come il pastore strappa dalla bocca del leone
due zampe o il lobo d’un orecchio,
così scamperanno i figli d’Israele
che siedono a Samaria
nell’angolo di un letto,
sulla sponda di un divano.
13 Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe,
oracolo del Signore Dio, Dio degli eserciti:
14 Quando colpirò Israele
per i suoi misfatti,
colpirò gli altari di Betel;
saranno spezzati i corni dell’altare
e cadranno a terra.
15 Demolirò la casa d’inverno
insieme con la casa d’estate,
e andranno in rovina le case d’avorio
e scompariranno i grandi palazzi».
Oracolo del Signore.
Capitolo 4
1 Ascoltate questa parola,
o vacche di Basan,
che siete sul monte di Samaria,
che opprimete i deboli, schiacciate i poveri
e dite ai vostri mariti: «Porta qua, beviamo!».
2 Il Signore Dio ha giurato per la sua santità:
«Ecco, verranno per voi giorni
in cui sarete portate via con uncini
e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.
3 Uscirete per le brecce, una dopo l’altra,
e sarete cacciate oltre l’Ermon».
Oracolo del Signore.
4 «Andate pure a Betel e peccate,
a Gàlgala e peccate ancora di più!
Offrite ogni mattina i vostri sacrifici
e ogni tre giorni le vostre decime.
5 Offrite anche sacrifici di lode con pane lievitato
e proclamate ad alta voce le offerte spontanee,
perché così vi piace fare, o figli d’Israele».
Oracolo del Signore Dio.
6 «Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti
in tutte le vostre città,
e con mancanza di pane
in tutti i vostri villaggi;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
7 «Vi ho pure rifiutato la pioggia
tre mesi prima della mietitura,
facevo piovere sopra una città
e non sopra l’altra;
un campo era bagnato di pioggia,
mentre l’altro, su cui non pioveva, seccava.
8 Due, tre città andavano barcollanti
verso un’altra città per bervi acqua,
senza potersi dissetare;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
9 «Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio,
vi ho inaridito i giardini e le vigne;
i fichi e gli olivi li ha divorati la cavalletta;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
10 «Ho mandato contro di voi la peste,
come un tempo contro l’Egitto,
ho ucciso di spada i vostri giovani,
mentre i vostri cavalli diventavano preda;
ho fatto salire il fetore dai vostri campi
fino alle vostre narici;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
11 «Vi ho travolti
come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra,
eravate come un tizzone
strappato da un incendio;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
12 Perciò ti tratterò così, Israele!
Poiché questo devo fare di te:
prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele!
13 Ecco colui che forma i monti e crea i venti,
che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero,
che muta l’aurora in tenebre
e cammina sulle alture della terra,
Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.
Capitolo 5
1 Ascoltate questa parola,
questo lamento che io elevo su di voi,
o casa d’Israele!
2 È caduta, non si alzerà più,
la vergine d’Israele;
è stesa al suolo,
nessuno la fa rialzare.
3 Poiché così dice il Signore Dio:
«La città che mandava in guerra mille uomini
resterà con cento,
e la città che ne mandava cento
per la casa d’Israele, resterà con dieci».
4 Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele:
«Cercate me e vivrete!
5 Non cercate Betel,
non andate a Gàlgala,
non passate a Bersabea,
perché Gàlgala andrà certo in esilio
e Betel sarà ridotta al nulla».
6 Cercate il Signore e vivrete,
altrimenti egli, come un fuoco,
brucerà la casa di Giuseppe,
la divorerà e nessuno spegnerà Betel!
7 Essi trasformano il diritto in assenzio
e gettano a terra la giustizia.
8 Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,
cambia il buio in chiarore del mattino
e il giorno nell’oscurità della notte,
colui che chiama a raccolta le acque del mare
e le riversa sulla terra,
Signore è il suo nome.
9 Egli fa cadere la rovina sull’uomo potente
e fa giungere la devastazione sulle fortezze.
10 Essi odiano chi fa giuste accuse in tribunale
e detestano chi testimonia secondo verità.
11 Poiché voi schiacciate l’indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
voi che avete innalzato vigne deliziose,
non ne berrete il vino.
12 So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti,
quanto enormi i vostri peccati.
Essi sono ostili verso il giusto,
prendono compensi illeciti
e respingono i poveri nel tribunale.
13 Perciò il prudente in questo tempo tacerà,
perché sarà un tempo di calamità.
14 Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e solo così il Signore, Dio degli eserciti,
sarà con voi, come voi dite.
15 Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
16 Perciò così dice il Signore,
Dio degli eserciti, il Signore:
«In tutte le piazze vi sarà lamento,
in tutte le strade si dirà: “Ohimè! ohimè!”.
Si chiameranno i contadini a fare il lutto
e quelli che conoscono la nenia a fare il lamento.
17 In tutte le vigne vi sarà lamento,
quando io passerò in mezzo a te»,
dice il Signore.
18 Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!
Che cosa sarà per voi il giorno del Signore?
Tenebre e non luce!
19 Come quando uno fugge davanti al leone
e s’imbatte in un orso;
come quando entra in casa,
appoggia la mano sul muro
e un serpente lo morde.
20 Non sarà forse tenebra, non luce,
il giorno del Signore?
Oscurità, senza splendore alcuno?
21 «Io detesto, respingo le vostre feste solenni
e non gradisco le vostre riunioni sacre;
22 anche se voi mi offrite olocausti,
io non gradisco le vostre offerte,
e le vittime grasse come pacificazione
io non le guardo.
23 Lontano da me il frastuono dei vostri canti:
il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!
24 Piuttosto come le acque scorra il diritto
e la giustizia come un torrente perenne.
25 Mi avete forse presentato sacrifici
e offerte nel deserto
per quarant’anni, o Israeliti?
26 Voi avete innalzato Siccut come vostro re
e Chiion come vostro idolo,
e Stella come vostra divinità:
tutte cose fatte da voi.
27 Ora, io vi manderò in esilio
al di là di Damasco»,
dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti.
Capitolo 6
1 Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Questi notabili della prima tra le nazioni,
ai quali si rivolge la casa d’Israele!
2 Andate a vedere la città di Calne,
da lì andate a Camat, la grande,
e scendete a Gat dei Filistei:
siete voi forse migliori di quei regni
o il loro territorio è più grande del vostro?
3 Voi credete di ritardare il giorno fatale
e invece affrettate il regno della violenza.
4 Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
5 Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
6 bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
7 Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.
8 Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
«Detesto l’orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi,
consegnerò al nemico la città e quanto contiene».
9 Se sopravvivranno in una sola casa dieci uomini,
anch’essi moriranno.
10 Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,
per portare via le ossa dalla casa;
dirà a chi è in fondo alla casa:
«C’è ancora qualcuno con te?».
L’altro risponderà: «No».
Ed egli dirà: «Silenzio!»,
perché non si pronunci il nome del Signore.
11 Poiché ecco: il Signore comanda
di fare a pezzi la casa grande,
e quella piccola di ridurla in frantumi.
12 Corrono forse i cavalli sulla roccia
e si ara il mare con i buoi?
Poiché voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio.
13 Voi vi compiacete di Lodebàr dicendo:
«Non abbiamo forse conquistato Karnàim con la nostra forza?».
14 «Ora, ecco, io susciterò contro di voi, casa d’Israele
– oracolo del Signore, Dio degli eserciti –,
un popolo che vi opprimerà dall’ingresso di Camat
fino al torrente dell’Araba».
Capitolo 7
1 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: quando cominciava a
germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura per il re,
egli formava uno sciame di cavallette. 2 Quando quelle stavano per finire di
divorare l’erba della regione, io dissi: «Signore Dio, perdona! Come potrà
resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 3 Il Signore allora si ravvide: «Questo
non avverrà», disse il Signore.
4 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava a
una lite per mezzo del fuoco che consumava il grande abisso e divorava la
campagna. 5 Io dissi: «Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È
tanto piccolo». 6 Il Signore allora si ravvide: «Neanche questo avverrà», disse
il Signore Dio.
7 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un
muro tirato a piombo e con un filo a piombo in mano. 8 Il Signore mi disse:
«Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un filo a piombo». Il Signore mi disse:
«Io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele; non gli
perdonerò più. 9 Saranno demolite le alture d’Isacco e saranno ridotti in
rovina i santuari d’Israele, quando io mi leverò con la spada contro la casa di
Geroboamo».
10 Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele:
«Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d’Israele; il paese non può
sopportare le sue parole, 11 poiché così dice Amos: “Di spada morirà
Geroboamo, e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra”».
12 Amasia disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritirati nella terra di Giuda; là
mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13 ma a Betel non profetizzare
più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
14 Amos rispose ad Amasia e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
15 Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele.
16 Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: “Non profetizzare contro
Israele, non parlare contro la casa d’Isacco”. 17 Ebbene, dice il Signore: “Tua
moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno
di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in
terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra”».
Capitolo 8
1 Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio:
era un canestro di frutta matura.
2 Egli domandò: «Che cosa vedi, Amos?».
Io risposi: «Un canestro di frutta matura».
Il Signore mi disse:
«È maturata la fine per il mio popolo, Israele;
non gli perdonerò più.
3 In quel giorno i canti del tempio diventeranno lamenti.
Oracolo del Signore Dio.
Numerosi i cadaveri,
gettati dovunque.
Silenzio!
4 Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
5 voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
6 per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
7 Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.
8 Non trema forse per questo la terra,
sono in lutto tutti i suoi abitanti,
si solleva tutta come il Nilo,
si agita e si abbassa come il Nilo d’Egitto?
9 In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
10 Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
11 Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
12 Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.
13 In quel giorno verranno meno per la sete
le belle fanciulle e i giovani.
14 Quelli che giurano per il peccato di Samaria
e dicono: «Viva il tuo Dio, Dan!»,
oppure: «Viva la via sacra per Bersabea!»,
cadranno senza più rialzarsi!
Capitolo 9
1 Vidi il Signore che stava sopra l’altare e diceva:
«Colpisci con forza i capitelli
e siano scossi gli architravi,
falli cadere sulla testa di tutti
e io ucciderò il resto con la spada;
nessuno di loro riuscirà a fuggire,
nessuno di loro scamperà.
2 Anche se si rifugiassero negli inferi,
di là li prenderà la mia mano;
se salissero al cielo,
di là li tirerò giù;
3 se si nascondessero in cima al Carmelo,
là li scoverò e li prenderò;
se si occultassero al mio sguardo in fondo al mare,
là comanderò al serpente di morderli;
4 se andassero in schiavitù davanti ai loro nemici,
là comanderò alla spada di ucciderli.
Io volgerò il mio sguardo su di loro
in male e non in bene».
5 Il Signore, Dio degli eserciti,
colpisce la terra ed essa vacilla
e sono in lutto tutti i suoi abitanti;
essa si solleva tutta come il Nilo
e si abbassa come il Nilo d’Egitto.
6 Egli costruisce nei cieli il suo palazzo
e fonda la sua volta sulla terra;
egli chiama a raccolta le acque del mare
e le riversa sulla terra.
Signore è il suo nome.
7 «Non siete voi per me come gli Etiopi,
figli d’Israele?
Oracolo del Signore.
Non sono io che ho fatto uscire Israele dal paese d’Egitto,
i Filistei da Caftor e gli Aramei da Kir?
8 Ecco, lo sguardo del Signore Dio
è rivolto contro il regno peccatore:
io lo sterminerò dalla terra,
ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe.
Oracolo del Signore.
9 Ecco, infatti, io darò ordini
e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d’Israele
come si scuote il setaccio
e non cade un sassolino per terra.
10 Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,
essi che dicevano: “Non si avvicinerà,
non giungerà fino a noi la sventura”.
11 In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è cadente;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
12 perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome.
Oracolo del Signore, che farà tutto questo.
13 Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore –
in cui chi ara s’incontrerà con chi miete
e chi pigia l’uva con chi getta il seme;
i monti stilleranno il vino nuovo
e le colline si scioglieranno.
14 Muterò le sorti del mio popolo Israele,
ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno,
pianteranno vigne e ne berranno il vino,
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
15 Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho dato loro»,
dice il Signore, tuo Dio.

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