sabato 22 maggio 2010

Che storia è questa?

C'è un peccato che Dio non può perdonare? Gesù dice che «...ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno.» (Mc 3, 28-29).

Dio giusto e misericordioso, onnipotente nell'amore, può perdonare i crimini più odiosi; fra questi i tanti casi di pedofilia che hanno coinvolto preti e vescovi, al centro dei recenti attacchi mediatici contro la Chiesa. Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva...

Però... Dio avrà pure il potere di perdonare ogni peccato a coloro che avvertono il richiamo dello Spirito Santo e si convertono, ma l'uomo come deve giudicare chi abusa dei più indifesi, degli innocenti, dei piccoli?

Gesù dice anche: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli.» (Lc 17, 1-2).

La giustizia umana, dunque, deve fare il suo corso denunciando le violenze e perseguendo i colpevoli fino alla condanna.


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Ho iniziato a scrivere questo post qualche settimana fa, ma ho avuto difficoltà ad andare avanti perchè di fronte al dilagare delle accuse – si dice che alti prelati della Chiesa, cominciando dal papa (!), hanno coperto i casi di cui venivano a conoscenza per sottrarli alla giustizia umana; si dice che chi ha tollerato è complice perchè, oltre ad aver sottratto i colpevoli alla condanna, ha favorito il ripetersi di atti delittuosi; si dicono tante cose e, forse, ancora, non si è detto tutto quel che si potrebbe – anch'io sono rimasto scandalizzato.

I “piccoli” di cui parla Gesù, secondo l'esegesi, sono i semplici fedeli, quelli che ripongono la loro fiducia nei “grandi”, proprio come i bambini la ripongono in chi dovrebbe aver cura di loro.

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Non dobbiamo mai dimenticare che c'è l'antico serpente che muove guerra alla Chiesa e non lo fa con attacchi esterni, ma insinuandosi nel cuore degli uomini e, attraverso questi, nelle istituzioni ecclesiali.

«La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.» (Ef 6, 12).

Da sempre il demonio tenta di distruggere il Creato, l'Uomo, la Chiesa... Ha tentato con lo stesso Cristo.

Ma, allora: che storia è questa?

E' una Storia di Salvezza... Inizia con un fiat e finisce con un amen: col Fiat della Genesi e con l'Amen dell'Apocalisse; col Fiat della Vergine e con l'Amen del Figlio.


«...il tempo è vicino. Il malvagio continui pure a essere malvagio e l’impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città. Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! ». (Ap 22, 10b-15)

E' una storia che inizia con la caduta del primo uomo e finisce con la vittoria del Nuovo Adamo sul peccato e sulla morte. La Chiesa, ad iniziare da me, ha bisogno che i suoi figli lavino le proprie vesti nel fiume di grazia scaturito dal costato di Cristo.





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